GUARDIOLA PORTATO IN TRIONFO DAI SUOI DOPO LA VITTORIA NEL DERBYE' un Pep Guardiola raggiante quello che si presenta alla consueta conferenza stampa del venerdì. Il 3-1 rifilato in campionato ai cugini dell'Oltry ha portato il Partizan al 3° posto della classifica, e una vittoria domenica a Principina significherebbe salvezza matematica. Ma quando gli ricordiamo questo dato, il tecnico catalano si massaggia vigorosamente gli zebedei, e cambia il tono. Sentiamolo.
"I ragazzi sono stati fantastici, era l'ultimo derby della stagione e lo abbiamo onorato davanti al nostro pubblico. Siamo felicissimi. Ieri sera c'erano caroselli in tutta la città, da Kòpenick fino a Spandau, e i nostri amici sotto le Alpi ci hanno detto che anche Bolzano era attraversata da un ininterrotto fiume di bandiere biancorosse, da Sant'Osvaldo fino giù in zona industriale dove ci sono i locali con le donnine. Ma io non credo che sia il caso di festeggiare troppo: già domani partiremo per Principina a Mare, dove ci attende una trasferta tanto ricchiona quanto ostica. Vincere, come lei ha giustamente detto, vorrebbe dire essere salvi con 5 gare d'anticipo. Io però del Lodovichi non mi fido, e di Bobo Vieri ancor meno. Loro hanno bisogno di punti. Sarà durissima."
Poi domenica sarete a Brindisi per la Supercoppa. Secondo lei il 3-3 contro la Selecao ed il pari nell'altra gara del vostro girone fanno del clasico" una sfida già decisiva per l'Europa?
"Il calendario non ci concederà più turni di riposo da qui alla fine, e giocare ogni 3 giorni è molto impegnativo, in più siamo in corsa ancora su tutti i fronti. Siamo soddisfatti del pareggio di Bolzano in Supercoppa, ma certo ora a Brindisi diventa essenziale fare risultato. Sono i nostri rivali storici e non sono certo in un periodo di forma smagliante: speriamo di poterne approfittare."
ETO'O UOMO DERBY, FINALMENTE RINGIOVANITO (NELLA FOTO È QUELLO A DESTRA)
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