lunedì 28 novembre 2011

SETTIMA GIORNATA: RISULTATI E COMMENTO

Guardiola soddisfatto, non vede motivi per cui non andare fino in fondo
Si chiude il primo quarto di stagione, e il campionato ha già un padrone: i Prefabbricati di Brindisi volano a 16 punti ma soprattutto agguantano la miglior media assoluta, finora appannaggio del Partizan. Un Partizan che crolla anche a Mola, a chiudere - con la quarta sconfitta in sette gare, 13 gol subiti - quella che è senza dubbio la peggior "apertura" della sua storia. E invece è probabilmente la migliore nella recente storia del Princy, secondo da solo con 13 punti. Subito dietro le altre "senatrici", Atletio e Zenit. A lottare più indietro un canadese Cùcài, mentre in zona retrocessione troviamo invischiate entrambe le bolzanine Partizan e Oltry, in una classifica chiusa come sempre dall'ottimo Pische.







Zlatan Ibrahimovic, 101 gol in serie A
OLTRYBOYS UNITED 0-2 I PREFABBRICATI DI BRINDISI
Ibrahimovic
Ibrahimovic

Nel nome di Ibra. Lo zingaro segna il suo centesimo gol con la maglia dei Prefabbricati e sbanca Bolzano. Come sempre oramai dove vanno i brindisini si registrano tafferugli, e la trasferta altoatesina non è stata tristemente da meno. Contusi, escoriati, tumefatti, i feriti si contano a centinaia. La federazione sta pensando ad un divieto di trasferte esteso a tutti i brindisini. Staremo a vedere. Nel frattempo grande gara anche di Conti e Rigoni (entrambi in gol), e disinvolto si è mostrato pure Thiago Motta (assist). Meno disinvolto Sorrentino, il cui voto 1,5 è da record stagionale. L'Oltry dal canto suo manca il gol della bandiera per solo mezzo punto, e Hofmann può recriminare di aver tenuto in panchina l'assist di Armero. Ma non sarebbe servito comunque a nulla: zona retrocessione insieme ai cugini, e per il colonnello molto da lavorare.







Divise ricchione per squadra ricchiona: Simone Pepe porta in alto il Princy

PRINCYPATATHINAYKOS 2-1 ATLETIO BUODIULO
Di Vaio
Pepe
Matri

Il Princy quest'anno non scherza, e s'era già capito. Un'altra vittima illustre ne fa le spese, questa volta tocca ai bicampioni in carica del Buodiulo. Nonostante realizzino un solo gol nel mondo reale, nel magico mondo del fantacalcio i ragazzi di Leonardo ne segnano due, che bastano per prendersi i tre punti e portarsi ad altrettante lunghezze dalla lokomotiva brindisina, in solitaria seconda posizione. Non male per un rikkiomaremmano come Lodovichi. Non essendo abitutato a simili altitudini, è probabile che soffra di vertigini, e quindi gli consigliamo di reggersi forte: il prossimo turno arriva un Partizan con il coltello tra i denti. Ma restiamo alla gara di ieri, e registriamo la grande prestazione di Legrottaglie, senza dubbio aiutato da Gesù Bambino e la Madonna, che di questa competizione sono poi la spina dorsale. Ben messo in campo anche l'Atletio, che di gol ne farebbe due realmente - Di Vaio ma anche Pato - e che invece a tabellino finale ne conta uno solo. Misteri del fantapallone o arbitri comprati dal Princy? Fate voi.







José Mourinho. La sua è oramai una situazione disperata
ZENIT SAGRA DEL POLPO 3-1 REAL PARTIZAN C.F.
Miccoli

Denis
Cavani
T. Silva

Diciamocelo chiaramente: se non si chiamasse José Mourinho avrebbe già fatto le valige da molto tempo. Un inizio di stagione così in casa Partizan non se lo ricordavano nemmeno ai tempi di Roy Hodgson e Gigi Simoni. Sette punti in altrettante gare: una media da retrocessione. Ed infatti la classifica è impietosa, così come la difesa del Partizan, la più perforata del campionato con ben 13 gol al passivo. Troppi, come troppe sono le tre pappine prese ieri da un ottimo Zenit, che spadroneggia a suon di polpi e Peroni, e che risale in classifca nelle zone cui è tradizionalmente abituato. Spalletti può stare tranquillo: Denis e Cavani sono una miniera di gol, e se ci si mette pure Thiago Silva la partita è chiusa. A nulla valgono le reti dei nani bastardi Miccoli e Di Natale, e Mourinho ritorna inesorabilmente sulla graticola. La prossima sfida in casa col Princy sarà un'altra questione di vita o di morte.







Il nuovo pallone ufficiale del Cesare Guzzi
CÙCÀI FORZA & COSTANZA 1-0 NAPOLI TOSCANA BANANE
Ilicic

Scontro-salvezza vinto come prevedibile dal Cùcài, seppur soltanto di misura. Il cane si segnala per non aver mandato la formazione, pratica che stava rischiando di cadere in disuso e quindi ben venga una sua repentina reintroduzione. Pratica che inoltre rafforza le ipotesi di rapimento del cane medesimo, ultimamente messe in dubbio da più parti. Ma, sta di fatto, il Napoli pur giocando in 11 colleziona la sua quarta sconfitta stagionale, il che vuol dire che fa schifo almeno tanto quanto il Partizan, l'Oltry, e lo stesso Cùcài. E quindi è chiaro che, per usare una metafora, quando la barca è piena di merda affonda prima, ed infatti non a caso da queste parti della classifica si naviga a vista. Il vento in poppa al Cùcài ieri lo ha soffiato Ilicic, con il gol che vale la partita e la momentanea tranquillità.

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