martedì 20 gennaio 2009

Il Partizan in Libia

Tripoli. E' stato accolto dal leader libico in persona, Muammar Gheddafi, il contingente composto da Zamorano, Hodgson, Lucescu ed il capitano Zanetti, in occasione dell'amichevole in programma domani sera contro una selezione di talenti libici guidata dal figlio della Guida della Rivoluzione, Saadi, vecchia conoscenza del calcio italiano. L'amichevole si inquadra nel programma di allenamento invernale che la società bolzanina sta perseguendo in un noto centro sportivo di Bengasi. Quella del ritiro libico è una tradizione in casa Partizan e Gheddafi stesso ha voluto ricordare "il mago" Herrera, che fu il primo a portare la squadra in Libia, soltanto tre mesi dopo la Rivoluzione del settembre '69. Ecco una foto di quel ritiro.

Il Partizan ha del resto numerosissimi tifosi nel Nord Africa, che hanno riservato ai ragazzi di Hodgson una calorosissima accoglienza.

Ecco il pulmino sociale del Bolzano accompagnato da Bengasi a Tripoli da un gruppo di tifosi festanti.

Lo stesso Hodgson non ha tardato ad ambientarsi tra la socievole popolazione del deserto. Eccolo mentre dialoga amabilmente con le guide della carovana in attesa del té.

Venendo al campo, domani allo stadio "11 giugno" di Tripoli il Partizan Bolzano, che mantiene il silenzio stampa dichiarato domenica, dovrebbe scendere in campo con la seguente formazione, gentilmente passataci da astuti informatori libici: Carrizo in porta, difesa sperimentale a 4 con Mexes e Santacroce centrali, De Silvestri e Chiellini esterni, centrocampo a 5 (albero di natale) con Nocerino, Inler e Marco Rossi in mediana, Seedorf e Jovetic sulla tre quarti e Rocchi di punta. Calcio d'inizio alle 21.

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