Ci sono dei lavoratori, fra i più bravi della terra su almeno un miliardo di persone, che sciopereranno presto per non perdere una delle cose più importanti in assoluto: i diritti.
I loro padroni vogliono spremere il più possibile questi lavoratori per tirarne fuori, non tanto il profitto, ma il controllo. Un controllo sempre più totale.
La scusa con la quale vogliono prendersi i diritti - di chi è l’ingrediente chiave per ricavare profitto - è la stessa di sempre: noi vi paghiamo. e pure bene.
Non vogliono la redistribuzione dei profitti alle imprese minori, vogliono decidere direttamente chi vigilerà su chi li controlla, vogliono poter sospendere o licenziare o spedire in trasferta definitiva in congo un lavoratore senza neanche consultarlo.
Questi lavoratori guadagnano cifre stratosferiche, ma solo nella parte più alta e proficua dell’azienda, ci sono aziende minori che prendo la paga basa del precariato italano: mille e briciole euro.
Questi lavoratori sono i calciatori.
Impeccabile.
E’ facile fare del populismo sui calciatori milionari; ma avete idea del fatto che saranno sì e no l’1 per mille? Nelle squadre di provincia, quelle che con poca gloria e pochi soldi riempiono migliaia di campi scalcinati ogni domenica, in Promozione, in Prima categoria… ci sono decine di migliaia di calciatori che guadagnano quanto un operaio. Gente che conta su quei pochi anni “buoni” per aiutare la famiglia, magari per riuscire a farsi un mutuo, sapendo bene che a trenta e pochi anni dovranno il più delle volte andare a cercarsi un posto in fabbrica o in cantiere o in bottega, spesso contando con la bontà d’animo di qualche compaesano tifoso o del negoziante di paese per assumerli. E ora la Lega Calcio, a cui di chi non sta in A, o a malapena in B, non frega un beato cazzo, vorrebbe spogliarli di ogni diritto, trasformarli in pezzi di carne cedibili un tot al chilo che gli piaccia o no, all’altra squadra del paese o in Burundi.
Il rispetto per i diritti dei lavoratori - e, prima ancora, degli UOMINI - dev’essere uguale per tutti. Punto. E se mi dite “ah ma i calciatori guadagnano troppo”, cosa che comunque come dicevo è vera solo per un’infima parte dei “lavoratori del calcio”, vi rispondo che è vero, ma che la colpa è delle squadre e del “sistema calcio”, non dei calciatori. E del “sistema calcio”, se pagate ad esempio Sky per vedere le partite, se comprate a centoventifottutieuro la maglietta ufficiale, fate parte anche voi. Siete voi che finanziate i club; la colpa è anche, se non soprattutto, vostra. Quindi smettetela di fare gli ipocriti. Tanto lo so benissimo che metà di quelli che attaccano lo sciopero dei calciatori ha soltanto le palle girate perché gli scombussola il fantacalcio e/o la domenica al bar con gli amici.
3 commenti:
anche i prefabbricati appoggiano lo sciopero, nonostante ci rompa profondamente il cazzo prenderci una giornata di ferie dal fantacalcio!
Non a caso quelli che si professano contrari allo sciopero sono tutti quelli che guadagnano milioni di euro a stagione.
Come dice il compagno Lucarelli questo sciopero è per i giocatori di serie c o serie d che prendono 1000 euro al mese. Purtroppo la scelta dello sciopero poteva essere promosso proprio da questa gente e non da quelli di serie A. Per questo si da un'immagine tanto negativa. Nonostante ciò c'è un chiaro esempio anche in serie A. Mi riferisco a marchetti che sta subendo un vero e proprio mobbing da parte di cellino.
uhm. e i credits?
http://oneblood.tumblr.com/post/2063859280/i-nostri-diritti-non-ve-li-daremo
claudio...perdonami...me li sono scordati
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