venerdì 15 luglio 2011

Parla l'emiro Dimitrhafi: "Guardiola non fare cazzate"

Un cugino ingombrante

Prende la parola di persona l'eminentissimo e reverendissimo emiro Muammar Dimitrhafi (nella foto), cugino del venerabilissimo e stimabilissimo magnate dei falafel, sua Eminenza E.M. (L'ex patron del Partizan - società ormai al fallimento, n.d.r.).
Le sue sono parole dure, che non lasciano spazio a interpretazioni alternative:
"Se Guardiola va Brindisi, bombarderemo lui e tutti i Brindisini".
Toni perentori quelli dell'arabico cugino, che rincara la dose:
"Guardiola deve stare attento perché so dove abita. Gli brucio la famiglia".
Esauriente.

L' ex patron del THC, attualmente in ritiro spirituale in un'ignota località del Tirolo meridionale, ha voluto chiosare le parole del temerario cugino, così dichiarando:
"Pep è un amico ed un compagno per me, gli assomiglio pure, giacché mi vado faciendo spessatamente sempre più pelato. Ordunque, non vedo il motivo per sferrare alla mia gentile persona il colpo più che basso di un passaggio di casacche niente popò di meno che agli odiatissimi e disprezzatissimi rivali puzzolentissimi dei Prefabbricati mortacci loro di Brindisi merda. Sono convinto che le voci di questi ultimi giorni siano solo gossip privo di fondamento e di costrutto. Anzi sono più che persuaso che il nostro Pep sia stato vittima della rinomata macchina del fango messa in moto dai soliti provocatori brindisini, sedicenti giornalisti. Meno male che Silvio c'é!"
Non ha aggiunto altro.

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