A dieci anni dalla sua morte, quando ancora non avevamo vinto niente, andai da Crasso dicendogli che mi sentivo che da lì a pochi anni avrei condotto una battaglia contro Pompeo. Crasso mi rispose che giocavo titolare solo perché il triumvirato era difatto sciolto dopo la sua dipartita per la Siria. Queste sue parole mi hanno così spinto a dare il massimo nelle restanti gare. Questo per dimostrare quanto il romano fosse un grande tecnico, soprattutto a livello psicologico.
Giulio Cesare - De rerum chiambrettibus
1 commento:
Io ti venero come un dio bello e terribile...
Posta un commento