Le risposte possibili mi paiono almeno due:
1) valgono quanto sono stati pagati all'asta iniziale,
2) valgono quanto stabilito dalle quotazioni ufficiali del fantacalcio, aggiornate al momento in cui faremo il mercato di riparazione.
Secondo me è meglio la prima, ma non ne sono sicuro. Vi espongo le mie momentanee illuminazioni, attendendo la vostra.
1) Se i giocatori valgono il prezzo pagato per averli,
- La famigerata "anomalia Pische" fa sì che la AC U&O non possa incassare più di 1 fantamilione per giocatore. Questo sembra un contro, ma il fatto è compensato dall'altissima rimanenza finanziaria della AC U&O, proprio perché ha pagato tutti 1 fm e quindi ha speso 25 per tutta la squadra.
- Ogni cessione riporta alla società la stessa somma spesa ad inizio stagione per vincere l'asta sul giocatore ceduto [conseguenza dovuta di questo fatto è il divieto di riacquistare (magari a costo 1) un giocatore che si è appena ceduto, per il semplice motivo che così facendo si incassano i proventi di una vendita che non avviene realmente].
Invece, se i valori sono quelli stabiliti da noi e non quelli ufficiali, nessuno può andare sotto né sopra il budget iniziale, che è e rimane uguale per tutti.
5 commenti:
per me vale il prezzo della gazzetta nel momento in cui facciamo il mercato.
ps: se la gazzetta da l'assist a riise o a borriello lascio il fantacalcio
altro punto: io probabilmente ci sarò per il mercato di riparazione, ma vorrei avere qualche handicap, per onorare la natura della mia società, degna di umiliazione e sdegno.
Tipo fare sì che io possa spendere solo la metà, o che non possa comprare giocatori con il cognome formato da un numero pari di lettere?
che te ne pare di: puoi comprare solo giocatori finlandesi ma che abbiano almeno un avo italiano, il cui cognome (dell'avo) sia composto da un numero compreso tra 9 e 11 lettere?
e poi per contrizione puoi schierare i nuovi acquisti solo nei turni infrasettimanali
non avrei potuto pensare di meglio.
È fatta.
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